Le “ammine della vita”: piccole, preziosissime protagoniste del benessere
Vitamine, ammine della vita. Se il loro scopritore (lo scienziato polacco Casimir Funk, nel 1912) riservò a questa classe di composti chimici un nome così nobile, non esageriamo di certo affermando anche noi che le vitamine rappresentino, a tutti gli effetti, delle piccole, indispensabili presenze in grado di fare la differenza nel nostro organismo, quando si parla di salute e benessere.
E fin qui siamo tutti d’accordo: abbiamo ribadito, semmai il nome non fosse stato sufficientemente eloquente, l’importanza delle vitamine. Ma sappiamo davvero cosa, queste piccole molecole, siano?
Proviamo insieme a definirle, a capire quali siano le modalità attraverso cui contribuiscano a mantenerci in salute e le funzioni che ognuna di esse svolge.
Cosa sono?
Sono dei micronutrienti, poiché agiscono nell’organismo a densità bassissime (nell’ordine dei milligrammi o addirittura dei microgrammi); devono essere introdotte per mezzo dell’alimentazione, poiché salvo pochi esempi, non siamo in grado di sintetizzarle. Ad esempio, la vitamina K viene sintetizzata grazie all’azione della flora batterica intestinale, mentre una forma di vitamina D è sintetizzata a livello della pelle con l’aiuto della luce solare naturale. Mentre alcune vengono assunte sotto forma di vitamina attiva, altre vengono introdotte sotto forma di provitamine e trasformate nella loro forma attiva all’interno dell’organismo stesso.
Quante sono?
Sono 13 e vengono classificate in liposolubili e idrosolubili, sulla base della loro capacità di sciogliersi nei grassi o nell’acqua (caratteristica che influenza la modalità con cui vengono assorbite dall’organismo).
Quali sono?
Le vitamine liposolubili sono la vit. A, D, E e K, mentre quelle idrosolubili sono vit. B1, B2, B3, B5, B6, B7, B9, B12 e C. Le vitamine idrosolubili si sciolgono facilmente in acqua e vengono facilmente espulse dal corpo. Proprio per questo motivo non sono immagazzinabili ed è, a maggior ragione, indispensabile un apporto consistente e giornaliero. Unica eccezione, in questa categoria, è rappresentato dalla vitamina B12, che pur essendo idrosolubile viene accumulata nel fegato come avviene per le vitamine liposolubili. Queste ultime vengono assorbite, infatti, nel tratto intestinale con l’aiuto dei lipidi e proprio in virtù della loro capacità di accumularsi nel corpo possono causare fenomeni di ipervitaminosi.
Bene, ora che sappiamo cosa sono, quali sono e quante sono, non ci resta che addentrarci nel vastissimo campo delle loro funzioni. Le vitamine, infatti, si rivelano coinvolte in numerosissimi processi e funzioni, all’interno dell’organismo. Per saperne di più… Leggi la seconda parte
A cura della dott.ssa Silvia Foti, biologa nutrizionista
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